La modellazione della rete consente di definire i collettori ed i pozzetti ubicandoli in un contesto spaziale, in modo da creare un vero e proprio modello 3D.

La possibilità, invece, di creare dei profili di collettori che si succedono in serie, di disegnarli, calcolarne i volumi di scavo, posizionarli in funzione dell’effettivo andamento del territorio, dando loro una pendenza compatibile con le esigenze idrauliche fa parte di una specifica fase di progettazione altimetrica che è eseguita con il modulo Profili Longitudinali.

Non moltissimi anni fa, e lo é tuttora in molti contesti, la progettazione altimetrica non era ancora perfettamente integrata al calcolo ed alla verifica della rete. Il disegno dei profili della rete era generalmente posticipato, a valle delle operazioni di calcolo e verifica degli spechi, rendendo dispendioso il continuo processo di adattamento dei profili agli aggiornamenti derivanti dalla fase di verifica degli spechi per approssimazioni successive.

In un ottica BIM in cui tutto è integrato in un unico modello 3D le problematiche, come i rallentamenti e i disallineamenti tipici del passato, spariscono facendo posto ad uno scenario in cui tutte le viste (territorio, planimetria, profili e sezioni) rappresentano sempre dati coerenti del modello.